CAPO DI PONTE

La Pieve romanica di San Siro si trova a Cemmo ed è una delle più antiche chiese della Valle Camonica, accanto alle Pievi di Edolo Mù, di Cividate Camuno, di Pisogne e di Rogno. Dalla Pieve dipendevano le chiese e i territori circostanti. La leggenda attribuisce la fondazione a Carlomagno: di sicuro nel VII è già esistente, forse fondata da Damiano vescovo di Pavia, da cui la dedicazione insolita a San Siro, patrono di Pavia, capitale dei Longobardi, considerato il patrono della valle ma solo da 1600, perché sarebbe stato il propagatore del Cristianesimo in Valle Camonica. L’inizio della costruzione risale alla fine dell’XI secolo.

Interno

La chiesa è strutturata su più livelli ed è dotata di una cripta. Sono presenti affreschi della scuola di Giovan Pietro da Cemmo (Madonna con Bambino e committente), un Battesimo di Cristo e una Madonna della Domenica. È anche possibile ammirare una notevole riproduzione fedele del polittico attribuito al Maestro Paroto. Un’epigrafe romana situata nella monofora sinistra dell’abside centrale fa presupporre l’esistenza di un luogo di culto precedente. Il fonte battesimale è ricavato da un unico blocco di calcare della Concarena. Nella cripta altri elementi preromanici sono i capitelli delle colonne che sostengono la volta.

Esterno

L’apertura è adiabasica, con ingresso laterale e non posizionato nella facciata principale, in quanto la conformazione del terreno e l’orientamento della costruzione non consente aperture a ovest. La pianta ha un orientamento ovest-est, con le tre absidi orientate ad est. Il portale è uno dei migliori esempi locali di scultura romanica, caratterizzato da motivi decorativi vegetali e animali fantastici in rilievo. Il campanile risale al XV secolo. Nel 1912 vi furono interventi di restauro in cui fu costruita la scaletta d’accesso situata sulla destra. La scritta in latino sulla lunetta esterna significa: “Benedici o Dio coloro che entrano da qui e a te si affrettano”. Poco distante dalla Pieve un’iscrizione su pietra, eseguita da un certo Maestro Oberto, riporta un fatto d’armi accaduto nel 1163 al tempo di Federico Barbarossa.

Informazioni per apertura e visite: Pro Loco Capo di Ponte, tel. 0364.42080.